La meridiana di Osio Sopra

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Lo scorrere del tempo affascina l’uomo fin dai tempi più antichi e l’idea che si possano, in qualche modo, misurare le ore del giorno, i mesi e le stagioni semplicemente osservando e "registrando" il movimento apparente del sole, ha portato gli uomini di tutte le civiltà a costruire sistemi in grado di rappresentare graficamente, nello spazio, la scansione del tempo.

 

Su invito del Sindaco Cologni, sulla parete della torretta Colombera rivolta verso Piazza Garibaldi, abbiamo realizzato qualcosa di simile: una meridiana.

In queste poche righe, cercheremo di descrivere come sia stata costruita, da un punto di vista tecnico, e quindi come sia possibile leggerla. Per quanto riguarda la parte artistica, lasciamo questa incombenza a Emilio Gualandris e agli allievi del corso di pittura della Scuola Civica di Arte e Musica che ne hanno curato la realizzazione dal punto di vista pittorico-artistico.

Tornando a noi, è inutile nascondersi che la meridiana, oggi, non è di alcuna utilità pratica; rimane però vero il fatto che tanto chi la realizza quanto chi la guarda e cerca di interpretarla, è costretto a fare i conti con fenomeni che trascendono la quotidianità e rimandano ad una dimensione umana più primitiva e più fortemente legata ai movimenti della terra su se stessa e attorno al sole a determinare le ore del giorno, i mesi, le stagioni e ... gli anni.

 

 

 

Meridiana italica e meridiana francese

Il sistema più diffuso per la misurazione del tempo è quello della meridiana realizzata, come nel nostro caso, su di una parete verticale più o meno figura1.jpgesposta a Sud.

Ne esistono sostanzialmente di due tipi: la meridiana italica e la meridiana francese. Entrambe si basano sulla lettura dell’ombra proiettata da uno stilo inserito nello parete; lo stilo viene chiamato gnomone (dal greco gnomon: indicatore) e dà il nome di "gnomonica" alla scienza che studia appunto le meridiane.

Nella meridiana italica lo gnomone è fissato perpendicolarmente alla parte e l’indicazione dell’ora viene fornita dalla proiezione dell’ombra della punta dello gnomone sulla parete stessa.

Nella meridiana di tipo francese, come quella che abbiamo realizzato ad Osio, l’indicazione dell’ora viene fornita dalla direzione dell’ombra dell’intero gnomone sul quadrante mentre la lunghezza dell’ombra determina l’altezza del sole sull’orizzonte  e quindi il periodo dell’anno in cui ci si trova. Nella realizzazione della meridiana di tipo francese lo gnomone viene fissato alla parete tenendo conto della  direzione del Nord e della latitudine del luogo in cui la meridiana viene realizzata.

In particolare (fig. 1) guardando lo gnomone da sopra, o da sotto, la base dello gnomone fissata alla parete deve puntare verso il Nord geografico, la punta invece esattamente in direzione Sud.

figura2.jpgQuesto però non basta: lo gnomone deve essere fissato in modo da essere parallelo all’asse terrestre (fig. 2) che passa a circa 6.370 Km al di sotto.

 

Guardando lo gnomone di lato, quindi, la sua inclinazione verso il basso deve tenere conto della latitudine (Osio: 45° e 38’) per cui, più si va verso il polo Nord, più lo gnomone risulterà inclinato verso il basso; mentre all’equatore, sempre osservandolo di lato, lo gnomone risulterà perpendicolare alla parete.

 

 

 

Ora convenzionale, ora solare e mezzogiorno di Osio Sopra

figura3.jpgAbbiamo già detto che l’indicazione dell’ora viene fornita dalla direzione dell’ombra dello gnomone. La nostra meridiana è in grado di segnare le ore dalle 8 alle 15; durante il periodo dell’ora legale, la meridiana continuerà a segnare l’ora solare: alle ore 12 la meridiana segnerà le ore 11.

Bisogna però aggiungere che le linee orarie segnate sul quadrante della meridiana rappresentano l’ora convenzionale, detta anche ora civile, cioè l’ora indicata sugli orologi.

 

Le ore 12 scattano contemporaneamente su tutti gli orologi dell’Europa centrale in quanto, per convenzione, tutti gli stati Europei appartengono allo stesso fuso orario (+1 ora dal meridiano di Greenwich-Londra).

In quell’esatto istante il mezzogiorno solare, cioè il momento in cui il sole è più alto nel cielo, si sta verificando parecchio più ad Est rispetto a noi, più o meno dalle parti della città di Fiume.

Osservando la meridiana a mezzogiorno, diamo necessariamente le spalle al sole che si sposta dalla spalla destra alla spalla sinistra.

Dopo il mezzogiorno convenzionale, segnato sulla meridiana alle ore 12, devono trascorrere ancora la bellezza di 21 minuti e 39 secondi perché il sole raggiunga il suo culmine nel cielo di Osio, muovendo l’ombra a destra sul quadrante verso la linea tratteggiata.

La linea oraria tratteggiata, perfettamente perpendicolare, rappresenta dunque il mezzogiorno di Osio Sopra.

La linea del mezzogiorno locale viene solitamente contraddistinta con il simbolo di una campana.

Per capire meglio dobbiamo fare un altro esempio: la splendida meridiana di Piazza Vecchia, sotto il Palazzo della Ragione di Città alta, deve attendere 21 minuti e 21 secondi dopo il mezzogiorno convenzionale per poter segnare il "suo" mezzogiorno; 18 secondo più tardi arriva il mezzogiorno vero anche per la nostra meridiana.

 

 

 

L’anno solare: i solstizi e gli equinozi

La lunghezza dell’ombra dello gnomone indica l’altezza del sole sull’orizzonte. Osservando la fig. 4: il 21 Dicembre, data del Solstizio d’Inverno, la punta dell’ombra segue la curva blu evidenziata più in alto. E’ il periodo dell’anno in cui il sole passa più basso nel cielo: i raggi del sole sono infatti a perpendicolo sul Tropico del Capricorno nell’emisfero Sud del pianeta.

Questa curva è identificata dal segno zodiacale del Capricorno il cui periodo inizia giusto il giorno del Solstizio invernale.

La curva rossa più in basso rappresenta invece il momento in cui il sole passa più alto: il Solstizio d’Estate. Si verifica il 21 Giugno, quando i raggi del sole sono a perpendicolo sul Tropico del Cancro, nel nostro emisfero e dà inizio al segno zodiacale corrispondente.

La linea retta, verde, disegnata obliquamente a metà del quadrante, rappresenta invece gli equinozi. Gli equinozi di Primavera e d’Estate si verificano quando i raggi del sole sono perpendicolari all’Equatore terrestre.

 

figura4.jpg

Gli antichi chiamavano gli equinozi i giorni delle ombre dritte in quanto tutte le ombre, anche quella della punta di un qualsiasi bastone piantato dritto o storto nel terreno, tracciate durante il corso della giornata, descrivono esattamente una retta parallela al piano equatoriale.

Risulta difficile da credere che il sole, con il suo movimento circolare nel cielo sia in grado di tracciare delle linee rette; basta solo provare per rendersene conto.

L’equinozio di Primavera si verifica il 21 Marzo, quando l’ombra dello gnomone si sta velocemente allungando, e apre il segno zodiacale dell’Ariete (alla sinistra della retta).

L’equinozio d’Autunno si verifica il 23 Settembre, data di inizio del periodo della Bilancia (a destra della retta), quando l’ombra dello gnomone, quindi anche la durata del giorno, si stanno inesorabilmente accorciando.

Il fatto che la retta sia obliqua dipende da come la parete è esposta a Sud (fare riferimento di nuovo alla fig. 1). Se fosse perfettamente ed esattamente esposta a Sud la retta sarebbe parallela al terreno; più la retta si alza a destra e più la parete declina a Ovest.

Nel nostro caso la retta si alza a sinistra ad indicare che la parete declina a Est, esattamente di quanto è obliqua la retta: 30° e 49’.

 

 

 

Ma il sole non è sempre in orario

 

La linea oraria delle ore 12 è detta anche, e più propriamente, "mezzogiorno convenzionale medio" in quanto, durante il corso dell’anno, mediamente a mezzogiorno l’ombra dello gnomone si adagia su quella linea oraria.

Purtroppo sono solo 4 i giorni dell’anno in cui il mezzogiorno convenzionale coincide con il mezzogiorno medio: il 25 Dicembre, il 15 Aprile, il 13 Giugno e il Settembre; Per tutto il resto dell’anno il mezzogiorno del sole, di poco o di tanto, è in anticipo o in ritardo.

Per osservare meglio questo fenomeno dobbiamo rifarci alla figura geometrica a forma di 8 tracciata in rosso sulla linea oraria del mezzogiorno convenzionale della meridiana.

Per i più esigenti possiamo dire che quella figura geometrica si chiama "Lemniscata di Bernoulli" e rappresenta graficamente un concetto ancora più difficile che si chiama "Equazione del tempo".

Il nostro approccio, anche in questo caso, sarà di tipo assolutamente pratico e cercheremo di capire quando il sole è in anticipo o in ritardo e, più o meno, di quanti minuti.

Dobbiamo farci aiutare dalla fig. 5 che riporta la forma a 8 lungo la linea oraria delle ore 12.

 

Si parte dal punto in cui la figura a 8 incrocia la linea oraria del mezzogiorno in alto (1): siamo al 25 Dicembre, 4 giorni dopo il solstizio invernale e, a questo punto, il sole è perfettamente in orario. A questo punto comincia il ritardo e, man mano che l’ombra si allunga, si arriva al massimo ritardo in corrispondenza del cerchiolino rosso in alto a sinistra (A). Quando l’ombra dello gnomone raggiunge quella lunghezza, siamo attorno al giorno 11 di Febbraio e il ritardo accumulato dal sole è pari a 14 minuti e 12 secondi cioè, al mezzogiorno esatto dell’orologio l’ombra dello gnomone è ancora dalle parti del cerchiolino A. Lo stesso ritardo vale, naturalmente, per tutte le ore della giornata.

D’ora in poi comincia il recupero che porterà di nuovo il sole in orario quando la lunghezza dell’ombra raggiungerà il cerchio rosso centrale (2) il 15 di Aprile.

Il sole prosegue nella sua accelerazione e, quando la lunghezza dell’ombra raggiunge il cerchiolino rosso in basso a destra (B); siamo al 14 di Maggio e l’anticipo del sole è pari a 3 minuti e 39 secondi.

Il sole rallenta e ritorna in perfetto orario quando l’ombra si allunga ulteriormente e la linea rossa incrocia di nuovo la linea oraria del mezzogiorno (3): il 13 Giugno, 8 giorni prima del solstizio estivo.

Il ritorno è esattamente speculare rispetto all’andata e porta il ritardo del sole, in corrispondenza del cerchiolino rosso in basso a sinistra (C), a 6 minuti e 29 secondi il 26 Luglio. In perfetto orario il 1° di Settembre in corrispondenza del cerchio rosso centrale.

In largo anticipo (16 minuti e 22 secondi) il 2 Novembre quando la lunghezza dell’ombra raggiunge il cerchiolino rosso in alto a destra (D): al mezzogiorno esatto dell’orologio, l’ombra dello gnomone, il 2 novembre, è già lì.

Infine l’ombra continua ad accorciarsi e il sole perde completamente il suo anticipo, di nuovo, al 25 di Dicembre, come all’inizio, pronto a partire per un altro anno.

In conclusione, e a titolo di completezza, riportiamo la tabella che riassume gli anticipi e i ritardi del sole (ogni 5 giorni) durante tutti i mesi dell’anno.

 

Tabella riassuntiva degli anticipi(-) e dei ritardi(+) del sole

 

Giorni del mese

MESE

1

6

11

16

21

26

Gennaio

3’25"

5’42"

7’48"

9’39"

11’14"

12’29"

Febbraio

13’34"

14’5"

14’16"

14’7"

13’41"

12’58

Marzo

12’25"

11’21"

10’6"

8’44"

7’16"

5’46"

Aprile

3’58"

2’30"

1’8"

-7"

-1’13"

-2’8"

Maggio

-2’51"

-3’21"

-3’37"

-3’39"

-3’26"

-3’1"

Giugno

-2’14"

-1’24"

-27"

35"

1’40"

2’45"

Luglio

3’45"

4’40"

5’26"

6’1"

6’22"

6’30"

Agosto

6’20"

5’55"

5’15"

4’20"

3’13"

1’54"

Settembre

7"

-1’30"

-3’13"

-4’59"

-6’46"

-8’31"

Ottobre

-10’11"

-11’45"

-13’9"

-14’22"

-15’19"

-16’1"

Novembre

-16’26"

-16’25"

-16’2"

-15’18"

-14’13"

-12’48"

Dicembre

-11’5"

-9’6"

-6’53"

-4’32"

-2’4"

23"

 

Un ringraziamento al Sindaco per averci offerto l’opportunità di realizzare la meridiana e, a tutti, una buona osservazione.

 

 

Un ringraziamento particolare a


Adriano Maccarini

Fausto Cologni

Gianbattista Capelli

Emilio Gualandris

 

GianPietro Bacis


Nell'anno 2012 si è reso necessario un restauro parziale della Meriana, che ha comportato:

La parte pittorica è stata affidata a Emilio Gualandris, autore della meridiana in prima stesura.
La revisione tecnica è stata curata da Gianpietro Bacis.
Così appare la nuova "Meridiana di Osio Sopra"

Nuova meridiana

LUGLIO 2012 ore 13,53 (ovviamente nell'ora solare)